Arrivo a Roma sabato mattina e subito diretti all'expo con trolley al seguito. I San Pietrini ne mettono a dura prova le ruote.. sarà un terribile presagio per l'indomani..
L'organizzazione mi sembra a prova di assalto anche l'orario (quello di pranzo) ci aiuta e sbrighiamo le pratiche velocemente. Dopo Venezia incontro anche uno degli avversari che mi ha dato più filo da torcere in questi anni di podismo. Mi ha chiesto una foto e l'ho concessa...
La cosa era successa anche a Venezia.. se uno più uno fa sempre due visto il risultato, eventualmente, in una prossima maratona mi terrò alla larga il più possibile..


Serata piacevolissima al Cantinone con i runners romani a far da padroni di casa. Menu perfetto a parte i fritti da cui mi sono tenuto ben lontano. Per quale motivo poi? Dovevo mangiarne a bizzeffe...
E' il giorno della gara con gli ultimi saluti di rito e si entra in gabbia. Alle 9:03 prende il via la mia seconda maratona che per più di qualche momento ho pensato fosse l'ultima..
I primi km scorrono tranquilli, a differenza di Venezia parto tranquillo evitando sorpassi inutili. I primi km scorrono tranquilli a lato del Tevere. I San Pietrini si alternano all'asfalto così come alcune folate di vento attenuano la calura.
Viaggio al risparmio: 5.15 di media ma non sono tranquillo. sette giorni di mal di gola e l'abbassamento improvviso della voce negli ultimi due hanno minato alcune certezze che avevo ritrovato dopo l'influenza.
Passaggio alla mezza a 1:50 quindi decisamente lento. Dal 23esimo comincio a sentire il muscolo all'interno della coscia vicino al ginocchio pronto al crampo. Rallento per qualche metro e vado avanti sperando che sia solo un leggero affaticamento. Al 25esimo peggiora tutto e le gambe sono di marmo.

Arrivano puntuali i crampi qualche km prima di quando era successo a Venezia dove il tutto si era verificato al 30esimo... ho pensato seriamente al ritiro ma non sapevo dove mi trovavo come posizione rispetto all'arrivo così ho continuato alternando cammino e corsa.
Davvero tanti sacrifici fumati via in meno di due ore di gara. Termino arrancando in 4:19 e rotti e senza un briciolo di felicità per averla terminata.
Qualcuno non sarà d'accordo con me ma non mi sono allenato così tanto per raccogliere zero. A parte la medaglia che ho portato ai miei figli...
Le cause? Ero idratato, ho bevuto sempre ed ero allenato. Nel lungo di test da 34km tre settimane fa ho corso a 5:10 senza faticare con gli ultimi 3km a 4:55. Domenica scorsa 21 km a 5 di media ed ero fresco come una rosa. Il test della mezza maratona a 1:41.
A Venezia ero partito sopra le mie possibilità : ieri mi sono preso un margine di 10 secondi al km!
San Pietrini e caldo non spiegano un tracollo al 25esimo ma forse questo articolo di Albanesi si:
Raramente i crampi sono dovuti all'assenza di sali e di magnesio in generale (è una favola che si racconta per giustificare allenamenti scadenti). Per quanto riguarda la loro presenza durante la maratona, nella stragrande maggioranza dei casi si possono ascrivere a:
- scarso allenamento (80%)
- tensione psicologica (10%)
Le cause psicologiche riguardano una eccessiva tensione con cui si affronta la prova; tale stress si manifesta in un maggior consumo energetico, ma anche e soprattutto in una diversa postura durante la corsa. (CIT)
Credetemi non faccio parte della prima categoria..
Voi cosa ne dite? Suggerimenti? Consigli?
Buone COrSE a tutti.
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